DESTINAZIONE TIBET

Come descrivere in poche parole una delle regioni con la più forte identità al mondo, situata vicina al cielo e ricca della più profonda spiritualità buddista?

“Il tetto del mondo”: il Tibet è chiamato così perché la sua superficie si estende su un altopiano che ha altezza media di 4.900 metri. Un luogo magico, culla di tradizioni che sono rimaste intatte per secoli. L’altitudine è infatti un parametro che ha giocato a favore dell’incolumità del suo patrimonio artistico. Le città e l’industria non sono riuscite a raggiungere le sue altezze, lasciandolo perlopiù intatto. Solo le guerre civili che sono succedute a causa del tira e molla per l’indipendenza dalla Cina hanno fatto danni alla meravigliosa costellazione di templi e di strutture dedicate al culto buddista che fanno del Tibet una destinazione unica al mondo.

Tuttavia ciò che è rimasto è di gran lunga ciò che tutto il mondo può ammirare riguardo alla religione buddista Mahayana, praticata per rendere beneficio a tutta l’umanità, e non a scopo personale, e Vajrayana, quella che mira al lavoro sul proprio sé.

Ormai parole come mantra, mandala sono entrati nel nostro gergo comune ma sono l’eredità di una filosofia viva e importante che sa di eterno. Il Tibet racchiude una saggezza che custodisce con tanta cura e protezione.

Lhasa e il Potala, mille stanze e duecentomila statue

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Lhasa è la capitale del Tibet e sorge a 3.680 metri di altezza.  Accoglie un simbolo importante di questa nazione e della sua cultura: il Potala. Si tratta della sede che ha ospitato il Dalai Lama fino al 1959, anno in cui la repressione cinese costringe il capo religioso tibetano a rifugiarsi nella parte di Tibet che risiede in territorio indiano. È un edificio che riassume in sé molte sfaccettature: è un po’ fortezza, un po’ tempio, un po’ prigione. Il cuore è il tempio rosso centrale, con il suo tetto dorato e i suoi sette mausolei con i resti dei Dalai Lama, le cui salme sono ricoperte di oro e diamanti.

I templi del Tibet e il dibattito sulle scritture del monastero Sera

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Sempre a Lhasa troviamo un luogo dalla storia affascinante, riportato da poco ai suoi antichi (o quasi) splendori. Il monastero Sera, fondato nel 1429, nel fatidico 1959, anno dell’invasione cinese, ospitava più di cinquemila monaci. Venne gravemente danneggiato, ma negli ultimi anni è stato ristrutturato e ora ne accoglie alcune centinaia. Sicuramente interessante, per chi visita il Tibet, è assistere alla discussione sulle sacre scritture che i monaci del Sera affrontano a fine giornata, anche davanti ai turisti, a patto di non essere interrotti o distratti.

Il lago di Yamdrok e la natura del Tibet

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Il Tibet è anche “natura” e luoghi di colori sgargianti e intensi. Il lago Yamdrok, insieme a quello di Nam e Manasorova, è un luogo sacro per i tibetani e essi credono che le sue acque aiutino la popolazione a ritrovare l’anima reincarnata del Dalai Lama. Lo scenario è mozzafiato, ed è spesso circondato da fauna tipica, come gli yak.

Il monastero di Rongbuk

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Si tratta del luogo abitato più alto al mondo, ai piedi del monte Everest, del quale si può ammirare la meravigliosa sagoma stagliata su un cielo azzurrissimo. La sua altezza è di ben 5.100 metri, ma, nonostante l’altitudine, è un centro spirituale molto attivo che attira pellegrini anche dalle regioni limitrofe, come il Nepal e la Mongolia. All’interno troverete dipinti e affreschi che raccontano la cultura tibetana.

Il Tibet è una destinazione particolare: la pianificazione del viaggio va affidata a mani esperte. Portate i vostri desideri in agenzia viaggi, noi li trasformiamo in realtà, anche in mete speciali e remote come il Tibet!

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