Chefchaouen: la perla blu del Marocco

Chefchaouen è chiamata la “città blu” del Marocco per via delle sue case dipinte di azzurro. Scopri la sua storia e che cosa vedere nella perla marocchina.

No, non si tratta dell’estro bizzarro di qualche artista. Chefchaouen, la famosa città blu, esiste davvero e si trova in Marocco. Un luogo che, nonostante il turismo, ha saputo conservare la sua autenticità, consentendo a chi la visita di immergersi in un’atmosfera da Le mille e una notte.

Situata nella regione montuosa del Rif, Chefchaouen affascina non solo per la sua architettura bizzarra, ma anche per la sua storia che risente di varie influenze. Una meta così caratteristica, che non stupisce sia stata annoverata tra i Patrimoni dell’Unesco.

Trascorrere qualche giorno a perdersi tra i suoi vicoli, scattare foto memorabili e chiacchierare con gli abitanti del posto permette di vivere il Marocco più vero e di crearsi un ricordo di viaggio indimenticabile.

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Una città ricca di fascino

Così perfetta da sembrare finta, Chefchaouen attira ogni anno visitatori da ogni angolo del globo, attratti dalla particolarità delle sue costruzioni. La città, infatti, è un susseguirsi di viuzze su cui affacciano case di calce dipinte di azzurro, che le hanno conferito il nome di “città blu”.

Non è chiaro perché si sia scelto questo particolare colore: alcuni affermano che sia stata opera degli ebrei in fuga dall’Inquisizione Spagnola, altri che si tratti di un rimedio per tenere lontane le zanzare e il caldo. Qualunque sia la teoria, la verità viaggia nel passato e nella fantasia.

Ma oltre alle case blu, Chefchaouen colpisce per la sua visibile influenza andalusa che risale ai tempi della sua fondazione, a fine Quattrocento, quando giunsero sul territorio profughi musulmani ed ebrei che fuggivano da Granada. L’impronta spagnola è ben evidente nella struttura della città, con piccole vie dal tracciato irregolare fiancheggiate da case con piccoli balconi, tetti in tegole e patio, spesso con alberi di agrumi al centro.

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Che cosa vedere a Chefchaouen

La visita della città non può che partire dalla Medina, il centro storico, all’interno della quale si concentra la maggior parte dei punti di interesse.

Piazza Uta el-Hammam è il cuore di Chefchaouen verso cui confluiscono i labirintici vicoli che la circondano. Su di essa affacciano numerosi caffè e ristoranti ombreggiati, adatti per una pausa dalla calura marocchina.

L’edificio simbolo della Medina è certamente la Kasbah, un’antica fortezza cinta da mura in stile andaluso-magrebino. Degna di nota è poi la Grand Mosquée con la sua insolita torre a pianta ottagonale.

Ma la vera attrazione della città è perdersi tra i vicoli tortuosi, inseguendo il profumo delle spezie o lasciandosi attrarre da botteghe artigiane, rimaste ferme nel tempo.

Anche il volto moderno di Chefchaouen merita una visita, dominata dall’arteria principale Ave Hassan II che percorre la parte occidentale della città fino a raggiungere la Medina, attraverso la porta di Bab el Ain.

Chi ama il trekking, apprezzerà sicuramente i dintorni della città, dove la natura si mostra in tutto il suo splendore, tra parchi nazionali, montagne e cascate.

Chefchaouen: un sogno tramutato in realtà.

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