10 giorni in Namibia: itinerario on the road

Paesaggi marziani, cieli stellati e coste mozzafiato.

Se il richiamo dell’Africa si fa sempre più insistente, la Namibia ti aspetta per farti vivere un viaggio entusiasmante dove protagonista è la natura nella sua forma più primordiale: dalla savana del parco nazionale d’Etosha alle dune di sabbia di Sossusvlei fino al deserto del Kalahari.

La nazione africana, infatti, ospita entro i suoi confini poco più che due milioni di abitanti, la maggior parte concentrata nel nord, che la rende tra i Paesi con la minore densità di popolazione al mondo. Così che per buona parte del viaggio, tranne sporadiche auto, non incontrerai nessuno.

Esplorare la Namibia con i mezzi pubblici risulta quindi praticamente impossibile e il modo migliore per ammirare le sue bellezze è a bordo di un’auto privata o prendendo parte a piccoli tour di gruppo organizzati (massimo 8-10 persone): voi, la strada e l’avventura.

Lasciati quindi ispirare dalla nostra proposta di viaggio on the road di 10 giorni.

deserto del Kalahari

Il primo approccio con la Namibia

Appena atterrati all’aeroporto di Windhoek, capitale della Namibia e curiosa cittadina, non dovrai fare altro che ritirare la tua 4X4 e dare inizio al viaggio vero e proprio. La prima tappa, raggiungibile in circa tre ore di aiuto, è il deserto del Kalahari con la sua arida terra rossa che lo rende una delle terre più estreme del pianeta. Dedica la giornata a un safari nel deserto che si concluderà con un aperitivo al tramonto, quando la sabbia e il cielo diventano un tutt’uno.

Sveglia di buon mattino, e il viaggio continua in direzione del deserto del Namib, che occupa la parte costiera della Namibia occidentale, affacciata sull’Oceano Atlantico. Il viaggio è di circa 300 chilometri attraverso paesaggi naturali sconfinati, caratterizzati da montagne, rocce e sabbia di colori diversi, dall’ocra al rosso. Arriverai, infine, alla località di Sesriem, base ideale per esplorare i dintorni, tra trekking, sorgenti naturali e canyon.

Sossusvlei

Il terzo giorno la sveglia è di nuovo all’alba per ammirare alcune delle attrazioni più affascinanti di Sesriem: Sossusvlei e Deadvlei. Immagina di trovarti in un ambiente arido, che un tempo ospitava una pozza d’acqua e che oggi vede come unici abitanti gechi e serpenti. Intorno a te, ovunque ti volti, si innalzano imponenti dune di sabbia color ocra che sembrano il perfetto sfondo del set di un film di fantascienza. Sei a Sossusvlei, la località più celebre località del Deserto del Namib e tappa imprescindibile di tutti i viaggi in Namibia. A breve distanza sorge Deadvlei, un suolo di sabbia bianca popolato da numerosi tronchi di alberi che sembrano pietrificati che costituisce uno spettacolo dalla bellezza spietata, anch’esso da non perdere. Inoltre, qui è possibile osservare la rara Welwitschia mirabilis, una pianta fossile famosa per la sua longevità.

L’indomani ti aspetta un viaggio di cinque ore fino a Swakopmund, una città dal fascino inusuale. Sorge, infatti, direttamente sull’oceano, in corrispondenza della foce a delta del fiume Swakop. Dopo tanto caldo nel deserto, risulta piacevole passeggiare sulla spiaggia riempiendo i polmoni di brezza marina. La posizione strategica della città la rende la base di partenza adatta per esplorare i dintorni.

pellicano

Verso la costa

Il giorno successivo, infatti, raggiungi il vicino porto di Walvis Bay – le cui saline sono popolate da centinaia di fenicotteri rosa – per prendere parte a un’escursione in catamarano alla scoperta della fauna marina. Non mancherai certamente di avvistare i pellicani, che inseguono la barca per tutto il giorno, e alcune colonie di otarie in prossimità di Sandwich Harbour. Ammirerai, inoltre, le coltivazioni di ostriche che avrai modo di assaggiare a orario di pranzo: una vera prelibatezza locale.

Il sesto giorno ti aspettano 400 chilometri attraverso paesaggi che cambiano continuamente. La prima parte di strada costeggia la famosa Skeleton Coast, una parte della costa atlantica davvero inospitale e dall’aspetto sinistro. Il suo nome, “costa degli scheletri”, richiama i numerosi relitti e le tante navi che sono naufragate e sono state inghiottite dalle sabbie del deserto. Percorrendo la strada, si arriva nella celebre località di Cape Cross, un piccolo promontorio roccioso popolato da un’enorme colonia di otarie, uniche abitanti della zona. Nel pomeriggio raggiungi Twyfelfontein, una valle nel cuore della regione del Damaraland.

Twyfelfontein

Twyfelfountain è famosa per le incisioni rupestri realizzate dai San, i boscimani nomadi, tra 6000 e 4000 anni fa. Sono decine e rappresentano le specie animali presenti nella regione del Damaraland, le loro impronte e forse anche le mappe dei luoghi dove trovarli: uno splendido manuale di sopravvivenza nel deserto. Successivamente potrai rimetterti in viaggio verso l’Etosha National Park, letteralmente “grande luogo bianco” in riferimento al colore del suolo del deserto salino. Trascorri le successive due notti all’interno del parco per partecipare a safari alla ricerca degli animali che popolano il parco, come leoni, elefanti e zebre.

Etosha National Park

Il giorno seguente, invece, recati alla Okonjima Nature Reserve. Si tratta di un’area protetta in cui opera The AfriCat Foundation, un’associazione che si occupa del recupero dei grandi felini, ghepardi e leopardi in particolare, feriti od orfani. Un’esperienza emozionante, per entrare a contatto con la fauna locale nel modo più rispettoso possibile.

L’ultimo giorno del viaggio in Namibia si conclude ad anello nella capitale Windhoek, famosa per i suoi tre castelli, per la caratteristica chiesa luterana in stile colonialista tedesco e per lo shopping, che a volte riserva interessanti curiosità. Dopo un breve giro della città recati in aeroporto, con gli occhi e il cuore carichi di emozione per tutto ciò che hai vissuto, per volare verso casa.

La Namibia è un luogo autentico in cui entrare a contatto con la natura più incontaminata. Sei pronto a partire? Richiedici maggiori informazioni!

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