Viaggio ai confini del mondo: 10 giorni in Groenlandia

Un viaggio, o meglio, un’avventura in uno dei luoghi più irraggiungibili al mondo tra campi sulla calotta glaciale ed escursioni uniche.

Quello in Groenlandia non è un viaggio come tutti gli altri, questo perché si tratta di uno dei luoghi più remoti, incontaminati e affascianti al mondo, e si sa che per visitare posti del genere, dove la natura prende il sopravvento sull’uomo senza chiedere il permesso, occorre essere ben organizzati e accompagnati da chi è in grado di assecondare tutti i bisogni di questo magico angolo di mondo.

La Groenlandia è un paradiso naturale che si estende su 2.166.000 km² di superficie ghiacciata, i cui abitanti popolano la costa. La vita qui non è facile, ma è sicuramente molto semplice, fatta di pesca, di caccia, di piccoli spostamenti in slitta e di spettacoli naturali incredibili, con ghiacciai che si specchiano nell’acqua gelida e verdi aurore boreali che regalano un po’ di luce quando il sole non sorge per mesi.

Un viaggio in Groenlandia non è per tutti, ma se senti la necessità di stare in pace con te stesso, a contatto con la natura più assoluta, e hai voglia di metterti alla prova in uno dei luoghi più enigmatici al mondo, ecco un itinerario di 10 giorni pensato per farti vivere esperienze davvero uniche.

baia di Disko

Un primo assaggio dell’estremo Nord

Il viaggio parte dall’aeroporto di Copenaghen, in Danimarca, fino ad arrivare dopo circa 4 ore di volo a Kangerlussuaq, letteralmente “il grande fiordo”, un piccolo villaggio di soli 540 abitanti a nord del Circolo Polare Artico e immerso nella tundra artica.

Una volta sceso dall’aereo prenditi un momento e… respira l’aria secca e frizzante della Groenlandia. Ora guardati intorno e cosa vedi? Un’immensa calotta di ghiaccio che ti ricorda, ancora una volta, dove ti trovi. Dopo aver fatto il punto di quelli che saranno gli impegni dei prossimi giorni con la guida locale, goditi la tua prima dormita sotto le stelle in un vero e proprio campo tendato sulla calotta glaciale.

Dopo una notte in uno dei posti più affascinanti al mondo e una colazione abbondante ecco che ha inizio l’avventura. Prepara i ramponi e i bastoncini da trekking per partire alla volta di infinite distese di ghiaccio che, spesso, vengono interrotte da incantevoli laghi e fiumi turchesi che d’estate si fanno spazio in questo panorama così glaciale. Dopo ore di escursione è il momento di ritornare alla realtà, o quasi, alloggiando in una accogliente guesthouse a Kangerlussuaq.

Meta del terzo giorno è la costa e la baia di Disko. Preparati allora per una nuova partenza in direzione Aasiaat con un aereo che vola a bassa quota per poter ammirare lo straordinario paesaggio anche dall’alto. Una volta a destinazione navigherai verso Qasigiannguit dove ti fermerai per un paio di giorni: una sperduta cittadina dove le montagne che la circondano contrastano con la costa pianeggiante.

Tra il museo archeologico che custodisce resti provenienti dall’insediamento culturale di Saqqaq, escursioni nei dintorni come quella al fiordo di Kangerluluk e gite in barca verso l’isola protetta di Qeqertassusuk e l’insediamento abbandonato di Akulliit, a Qasigiannguit sarà impossibile annoiarsi.

Ilulissat

Il fascino del ghiaccio

Pronto per un’escursione di 16 chilometri? Tranquillo, sarà di facile percorrenza e ti permetterà di ammirare da vicino il bellissimo Eqalunnguit Fjord. Ricordati di preparare un piccolo zaino e di non portare con te tutti i bagagli perché li ritroverai direttamente al campo successivo, più precisamente al Camp Qinngua provvisto di tende, letti e sacchi a pelo.

Questa sarà la tua casa per i prossimi due giorni, e se una mattina avrai bisogno di una spinta in più per svegliarti, un tuffo gelato e una buona colazione saranno proprio ciò che ti rimetterà al mondo. Trascorrerai le giornate partecipando attivamente alla vita del campo, e godendoti indimenticabili viste dalla cima delle vicine montagne.

Dopo aver ripulito il campo per il prossimo gruppo ecco che si riparte per Ilulissat, il villaggio degli iceberg situato ai margini della costa, nella celebre baia di Disko. Una volta a destinazione, la tappa obbligatoria è Sermermiut, un antico insediamento che per 4.000 anni ha ospitato tantissimi popoli diversi e di cui oggi rimangono solo le rovine. Oltre alle molteplici escursioni nei dintorni a osservare le balene, praticare kayak o a navigare tra i ghiacci del fiordo, a Ilulissat merita una visita il Museo Ilulissat, un museo etnografico dove è ripercorsa anche la storia dell’esploratore polare Knud Rasmussen.

Dedica gli ultimi istanti in Groenlandia a fare il pieno di bellezza e di aria pulita perché l’avventura è giunta al termine, anche se l’ultima sorpresa te la regalerà il volo per Kangerlussuaq con una indimenticabile vista del fiordo di Ilulissat dall’alto, patrimonio dell’Unesco.

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