5 mete per un viaggio gastronomico natalizio intorno al mondo

Un viaggio sensoriale in cui i sapori sono i veri protagonisti. Scopri cosa si mangia a Natale nel mondo, e chissà che il tuo menu tradizionale non subisca qualche variazione.

Il Natale è ormai alle porte e ogni famiglia di tutta Italia si prepara a rispettare, come ogni anno, le tradizioni tramandate ormai da secoli. Dai tortellini all’abbacchio, dai cannelloni alle polpette fritte, le usanze culinarie variano di regione in regione, ma vi siete mai chiesti che cosa si mangi nel resto del mondo?

Noi sì, ed è per questo che abbiamo deciso di compiere un viaggio da nord a sud, da est a ovest, per scoprire le tradizioni di una festa che si celebra in quasi ogni angolo del pianeta. E desideriamo portarvi con noi in questa avventura, per farvi conoscere nuove abitudini che fanno parte di tante culture diverse da quella a cui siamo abituati e le loro interessanti storie.

Iniziamo allora a far viaggiare le papille gustative tra le tavole di cinque diversi Paesi.

Risalamande

5 piatti tipici natalizi nel mondo

Animi golosi, allacciate le cinture, preparatevi lo stomaco… e partite con noi in un vero e proprio viaggio gastronomico natalizio.

In Danimarca il Natale è dolce; il piatto tipico, infatti, si chiama Risalamande il cui nome deriva dalle parole francesi riz à l’amande, ossia riso con le mandorle. Si tratta di un budino di riso e mandorle tritate, servito con una salsa a base di amarene o frutti di bosco: pura gioia per il palato dei più golosi. Il piatto più importante, però, è l’anatra farcita con prugne e mele. Una vera delizia.

In Etiopia il Natale (chiamato Ladet o Genna) si festeggia il 7 gennaio, secondo le tradizioni della Chiesa ortodossa copta, e il cibo che solitamente si consuma è il Doro Wat in Injera, il piatto delle occasioni speciali. In che cosa consiste? In uno spezzatino di pollo speziato (doro), accompagnato dall’injera, una sorta di pane spugnoso capace di assorbire tutti i succhi della carne. Per i più osservanti, dopo 40 giorni in cui sono bandite le proteine e i derivati del latte, è tempo di leccarsi i baffi!

Doro-Wat-in-Injera

In Nuova Zelanda vengono proposte le antiche tradizioni e le specialità legate alla vecchia Inghilterra, come ad esempio il tacchino, ma ciò che mette d’accordo tutti è la Pavlova: un dessert a base di meringa, panna montata e frutta fresca. Una curiosità su questo dolce iconico? I neozelandesi concordano che sia stato ideato nel 1926 dallo chef di un hotel di Wellington in onore della raffinatezza della ballerina Anna Pavlova, ma le sue origini sono contese con gli australiani. Quello che è certo è che sia un dolce buonissimo!

torta-pavlova

In Argentina il Natale si festeggia all’aperto, sotto il sole, e cosa c’è di meglio di una bella grigliata? Parliamo di asado a la parrilla, naturalmente! Arrosto di manzo alla brace cotto a temperatura molto alta per esaltarne il sapore succoso e saporito. Non mancano poi tra gli antipasti le gustose empanadas, fagottini di pasta ripieni di verdure e/o carne, da assaporare in compagnia.

asado

In Polonia, invece, la Vigilia di Natale è quasi più importante del 25 dicembre stesso. Le ore a tavola sono interminabili: si pensi che il cenone è composto da ben 12 portate che vengono servite quando spunta nel cielo la prima stella, ed è tradizione lasciare un posto a tavola per l’ospite dell’ultimo minuto. Uno dei piatti simbolo è il Bigos: piatto tradizionale a base di crauti, funghi e prugne.

Bigos

Questi suggerimenti non sono che un assaggio. Continua a seguire Viaggi di Alegio per partire con il corpo, la mente e il cuore.

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