Minorenni in aereo: tutto quello che c’è da sapere

Volare con i bambini necessita la conoscenza di alcune regole da rispettare. Scopri quali sono e alcuni consigli utili per partire senza pensieri.

Volare con i bambini sembra complicato? Restare a casa impedirebbe loro di vivere esperienze memorabili.

Partendo da questo presupposto, sono sempre di più i genitori che scelgono di viaggiare con i propri figli: se esplorare il mondo arricchisce, apre gli orizzonti, riempie gli occhi e il cuore, farlo con i bambini permette di crescere futuri adulti consapevoli della realtà che li circonda. A fianco di chi predilige la classica vacanza al mare o in montagna, esistono infatti molti genitori che amano prendere un aereo con i bimbi e scoprire insieme altre culture, per educarli a nuovi modi di vivere.

Ma volare con i bambini è davvero così complicato? E da che età i piccoli possono spiegare le ali e prendere il volo da soli? Ci sono alcuni accorgimenti da tenere presenti?

Abbiamo voluto dare risposta a tutti questi dubbi.

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Le regole da rispettare

[Regole in vigore alla data di pubblicazione del presente articolo. Contattateci per eventuali aggiornamenti]

Con un bambino appena nato, la domanda più comune riguarda l’età minima per salire su un aereo. Le compagnie aeree non pongono quasi nessun vincolo per il battesimo del volo, a patto che il bambino abbia compiuto i 7 giorni (per alcune compagnie 14 giorni). In caso contrario, sarà necessario fornire un documento da parte del pediatra che attesti l’idoneità del bebè a volare.

Da 0 a 2 anni, i bambini sono considerati neonati e non possono occupare un normale sedile, ma devono essere tenuti in braccio o su un apposito seggiolino, mentre per i più piccoli si può richiedere una culla. Per questo, non viene applicata loro nessuna tariffa e viaggiano quasi sempre gratuitamente o comunque a prezzo scontato. Da 2 a 12 anni, invece, non sono più considerati “infant” ma “child“, occupano un proprio posto e vengono applicate tariffe agevolate a seconda della classe e dalla compagnia aera.

Per quanto riguarda i bagagli, ai genitori di bambini da 0 a 2 anni è consentito portare a bordo il passeggino solo se pieghevole e una piccola borsa extra contenente il necessario per il piccolo. Mentre, in materia di sicurezza aerea, anche in questo caso non è possibile trasportare liquidi superiori a 100 ml che dovranno – a ogni modo – essere riposti nell’apposita busta trasparente.

E i documenti? Per i viaggi nazionali è sufficiente la carta di identità del minore, per i viaggi all’interno dell’Unione Europea è invece necessaria la carta di identità valida per l’espatrio. I viaggi intercontinentali richiedono invece il passaporto individuale.

Ad ogni modo, per i voli nazionali i bambini fino a 14 anni devono essere accompagnati da un adulto per l’intera durata del volo e per gli internazionali fino a 15 anni. Qualora il bambino sotto i 14/15 anni non abbia la possibilità di viaggiare con un genitore, è obbligatorio prenotare il servizio di accompagnamento e affidare il minorenne al personale di bordo.

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Alcuni consigli utili

Prendere l’areo con un bambino può essere divertente, ma è altrettanto faticoso: preparare i bagagli per tutti, imbarcare la sua attrezzatura, intrattenerlo per l’intera durata del viaggio, induce molti genitori ad abbandonare l’idea di volare con i figli, almeno per i primi anni.

Ma seguendo alcuni consigli, è possibile riuscire a godersi il viaggio e a lasciare a casa (quasi) ogni preoccupazione:

  • Preparare adeguatamente il bagaglio a mano, senza dimenticarsi gli indispensabili (pannolini, cambio vestiti, salviette igieniche, giochi,…);
  • Andare in anticipo in aeroporto: con i bambini i tempi rischiano di raddoppiare;
  • Pianificare in anticipo gli spostamenti una volta arrivati all’aeroporto di destinazione;
  • Scegliere voli brevi o voli durante le ore notturne per rendere più semplice al bambino sopportare la permanenza in uno spazio ristretto;
  • Scegliere i posti vicino al corridoio o con spazio davanti;
  • Durante il decollo, evitare il mal di orecchie attaccando il bambino al seno o fornendogli il biberon o il ciuccio;
  • Intrattenere i più piccoli con giochi e libri portati da casa.

Vedere l’espressione di stupore e di eccitazione di un bambino mentre osserva il mondo da sopra le nuvole non ha prezzo: scegliere di viaggiare con i figli permette di offrire loro i ricordi più cari che li renderanno prima adolescenti, poi ragazzi e infine adulti aperti alle differenze… e senza paura di volare!

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