Undertourism: la rivincita delle destinazioni alternative

L’undertourism è una nuova tendenza di viaggio che si oppone all’overtourism in un’ottica di scoperta dei luoghi alternativi, ancora da esplorare.

Come sarà il mondo dopo il coronavirus? Verso quali mete si rivolgeranno i viaggiatori? Le prossime vacanze saranno in Italia o all’estero?

Una delle tendenze in fatto di viaggi che è probabile che si verifichi è l’undertourism, l’opposto dell’overtourism, ossia l’eccesso di turismo.

La scelta di destinazioni alternative per le proprie vacanze per andare contro al sovraffollamento di alcune mete potrà essere la chiave per conoscere posti finora sottovalutati, o semplicemente sconosciuti, senza il timore dell’affollamento. Un affollamento che crea danno alle destinazioni, primo fra tutti l’inquinamento.

Che allora il coronavirus ci porterà a una nuova consapevolezza, alla scoperta di luoghi meno frequentati, ma non per questo privi di fascino?

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Undertourism: verso una nuova consapevolezza

Dimenticati le lunghe code per entrare nei musei, le ore di attesa davanti ai principali luoghi di attrazione, le corse in spiaggia all’alba per accaparrarsi l’ultimo posto libero: chi decide di fare sua la filosofia dell’undertourism risparmia tempo e stress.

Oltre che denaro. Una vacanza lontana dalle destinazioni più blasonate alleggerisce anche il portafoglio, riempiendo invece il cuore di esperienze.

Abbiamo la fortuna di vivere in un mondo vario e ricco nella sua diversità, perché allora limitarsi a esplorare sempre i soliti luoghi? Il turismo alternativo promuove le destinazioni meno note, ancora autentiche, che salvaguardano le tradizioni, offrendo a chi lo sceglie un’idea di viaggio lontana dagli stereotipi, dove la scoperta è protagonista.

L’undertourism rappresenta un nuovo approccio al mondo che antepone la qualità alla quantità e alle mode, oltre a essere etico e sostenibile, per aiutare anche i luoghi più nascosti a sviluppare il turismo.

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5 mete da scoprire

Dall’Italia all’estero, quali sono i luoghi meno conosciuti verso cui volgere il proprio sguardo in un’ottica di undertourism?

La National Geographic ne suggerisce alcuni:

  • Le rovine di Kuelap nella parte meridionale dell’Amazzonia peruviana in alternativa al sito di Machu Picchu.
  • L’elegante Trieste, al confine con la Slovenia, al posto della romantica, ma troppo frequentata Venezia.
  • La località marittima di Kep, in Cambogia, con le sue spiagge bianche immerse nella giungla che non hanno nulla da invidiare alla più nota Phuket in Thailandia.
  • La città vecchia del caratteristico comune portoghese di Guimaraes con i suoi edifici storici al posto della vivace e frenetica Lisbona.
  • La capitale belga Bruxelles con le sue architetture medievali e le vetrine adornate di cioccolato come altra possibilità alla rinomata Bruges con i suoi canali trafficati.

Sei pronto a partire per una vacanza alternativa, all’insegna della scoperta? Contattaci per scoprire insieme nuovi angoli del mondo.

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