“Meglio soli che male accompagnati”: più che un modo di dire, un vero e proprio stile di vita. Sono sempre di più, infatti, gli uomini e le donne che optano per una vacanza in solitaria, senza compagni di viaggio.
L’ultima frontiera in tema di viaggi non è più una scelta bizzarra di pochi spiriti liberi, ma una decisione consapevole, spinta da molteplici motivazioni. C’è chi non vuole rinunciare a partire anche in assenza di persone che condividano la stessa passione la scoperta del mondo, chi desidera mettersi alla prova vivendo un momento intimo con se stessi, chi – ancora – ha voglia di conoscere nuovi compagni di avventure lungo il tragitto.
Un viaggio in solitaria è un’esperienza che, secondo anche diverse ricerche, provoca diversi benefici. Un modo di conoscere il mondo da sperimentare almeno una volta nella vita, per ritornare a casa felici e soddisfatti della propria scelta, con una nuova consapevolezza di sé.
5 motivi per scegliere una vacanza in solitaria
- Si incontrano nuove persone. Quando si viaggia in compagnia, si tende a essere meno propensi a conoscere nuove persone, concentrati sulle amicizie già esistenti. Da soli, invece, è più facile creare conversazioni con altri viaggiatori e persone del posto, scegliendo magari di condividere parte del viaggio o gli alloggi. Un modo per stringere nuove conoscenze a ogni latitudine che, perché no, possano durare nel tempo.
- Si impara a conoscersi meglio. I viaggi, si sa, mettono alla prova ed è quando si è lontani dalla propria zona di comfort, dalle proprie abitudini, dai propri cari che viene fuori il carattere. Viaggiare in solitaria è un’opportunità di imparare a stare da soli con se stessi e conoscere i propri limiti, per provare a superarli e tornare a casa più ricchi di prima.
- Si stacca davvero la spina. Niente amici, fidanzati o famiglia al seguito. Solo tu e il mondo. Quale modo migliore per staccare la spina dalla routine quotidiana e dalle preoccupazioni di ogni giorno? Viaggiare da soli può essere anche un modo per recuperare le energie e ritrovare se stessi dopo un periodo difficile come un lutto, una separazione, la perdita del lavoro.
- Ci si mette in gioco. Chi viaggi in solitaria spesso lo fa per entrare davvero a contatto con la comunità del posto: c’è chi chiede alloggio in cambio di un aiuto in casa, chi coltiva l’orto, chi tiene i bambini. Insomma, si mettono in gioco le proprie capacità e le si donano all’altro. Un veicolo per conoscere una cultura dall’interno e diventare, per qualche giorno, parte di essa.
- Si risparmia tempo e denaro. Quando si viaggia da soli non c’è nessun altro a dettare tempi e regole: la tabella di marcia la decidi tu e la stessa cosa vale per l’itinerario. Da soli, poi, si risparmia soldi anche sugli alloggi (ostelli, camere condivise) e sui trasporti: non è difficile trovare passaggi o compagni di viaggio con cui condividere una tratta.
Parole d’ordine: apertura mentale e disponibilità d’animo.
E tu? Hai mai pensato di viaggiare in solitaria? Se la risposta è sì, richiedici un appuntamento: ti aiuteremo a confezionare l’itinerario più adatto ai tuoi desideri, in modo che non dovrai fare altro che goderti la vacanza.